Archivi storici, memoria locale e arte contemporanea: al via la prima residenza d'artista al CAP Centro Arti Plastiche di Carrara all’esito dell’avviso pubblico del Comune
Il bando era rivolto all’organizzazione di attività culturali nel campo delle arti visive attraverso il dialogo tra gli archivi storici locali e l’arte contemporanea tramite due residenze per artisti.
La prima sarà curata da Arteco, associazione di Torino, che ha coinvolto gli artisti del collettivo Parasite 2.0 a rileggere la memoria locale conservata negli archivi storici partendo dalla mostra in corso al CAP “La collezione Lazzerini. I Gessi storici del Tacca. Dalla Scuola del Marmo al Museo”.
Esiste il rischio di un’interruzione della trasmissione dei saperi alle nuove generazioni: interrogarsi sui processi di condivisione della conoscenza tecnico-artigianale, volti a una proficua crescita professionale, è la tematica che Arteco intende affrontare chiamando giovani artisti a sviluppare nuovi punti di vista su queste dinamiche. I Parasite 2.0, indagando lo stato dell’habitat umano tra architettura, arte, ricerca e scienze umane, avranno modo di affrontare, tramite l’archivio privato Lazzerini, la diffusione delle botteghe famigliari a Carrara, veri e propri laboratori nei quali l’eredità del “saper fare” consentiva il tramandarsi di esperienze nel corso dei secoli.
Parasite 2.0 è stato fondato nel 2010 a Milano dagli architetti Stefano Colombo, Eugenio Cosentino e Luca Marullo. Nel 2016 hanno vinto il premio YAP indetto dal Maxxi di Roma. Le loro opere sono state esposte alla XX Biennale di Architettura in Cile (2017), alla Biennale di Shenzhen (2015) e alla Biennale di Venezia (2012 e 2014). Hanno pubblicato il libro Primitive Future Office. Insegnano presso la Naba Nuova Accademia Belle Arti Milano e il MADE Program di Siracusa. Parasite 2.0 è rappresentato dalla galleria Operativa Arte Contemporanea di Roma.
La residenza si concluderà sabato 3 marzo, alle ore 18.00 con l'inaugurazione della mostra Like marble-like al CAP, a cura di Arteco (Beatrice Zanelli), seguita da un ricco calendario di iniziative rivolte a diverse tipologie di pubblico che proseguiranno fino al mese di aprile.
La mostra sarà anticipata da due appuntamenti: martedì 27 febbraio, alle ore 18.00, al CAP, incontro di presentazione degli artisti Parasite 2.0 aperto al pubblico, dal titolo “Un archivio di famiglia ad uso dell’arte contemporanea”. Gli artisti racconteranno la loro esperienza di residenza, l’incontro con l’archivio Lazzerini e il work in progress della ricerca indirizzata ai luoghi e ai processi di condivisione della conoscenza. Giovedì 1 marzo, alle ore 15.00, presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, “Presentazione Natura artificiale, strumenti e standard”, talk di presentazione della residenza e del workshop che terranno gli artisti Parasite 2.0. Gli artisti racconteranno la loro esperienza di residenza e presenteranno il workshop per gli studenti dedicato ad esplorare i legami tra uomo e natura e i limiti tra natura e artificio.
Di seguito il calendario delle altre iniziative in programma.
Domenica 4 marzo, ore 15.30, “C’era una volta”, attività educativa per bambini tra i 3 e i 14 anni. Un laboratorio sulla trasmissione della memoria attraverso i secoli: partendo da fotografie storiche, i bambini riscopriranno la loro città.
Sabato 10 marzo, ore 15.30, “Furor d’archivio. Dispositivo per l’arte contemporanea” in dialogo con Cristina Baldacci Un talk dedicato a creare uno spazio di riflessione intorno all’approccio al paradigma dell’archivio da parte dell’artista contemporaneo, andando a situare la scelta del Comune di Carrara di aver progettato una residenza che ponesse in dialogo archivi sul territorio e artisti contemporanei.
Domenica 11 marzo, ore 15.30 “Una storia va narrata”, attività educativa per bambini tra i 3 e i 14 anni. Immagini molto diverse fra loro possono, se messe insieme, generare un racconto che trova nella forma del libro la sua espressione più completa.
Domenica 18 marzo, ore 15.30, “Di condizione possidente e di professione scultore e commerciante”, (tratto da L. Passeggia, Lo studio Lazzerini. Viaggio a Carrara in tre secoli di storia, Pisa 2011), in dialogo con Luisa Passeggia. Le vicissitudini della bottega Lazzarini (in Lazzerini): un racconto in tre secoli tra storia dell’arte e storia cittadina.
Domenica 25 marzo, ore 15.30, “Le botteghe: una tradizione di famiglia”. Tour per la città partendo dal CAP, in dialogo con Daniele Canali e Corrado Lattanzi (Associazione Amci dell’Accademia di Belle Arti di Carrara).
Sabato 31 marzo, ore 15.30 “Cosa voglio fare da grande?”, attività educativa per bambini tra i 3 e i 14 anni. Un laboratorio sugli antichi e i nuovi mestieri attraverso i secoli: partendo da fotografie di strumenti di lavoro i bambini andranno a ri-scoprirne o inventarne l’utilizzo.
Sabato 7 aprile, ore 15.30, “Dalla cava alla bottega: percorsi di artisti contemporanei”, visita guidata alla mostra dei Parasite 2.0 in collegamento con le opere della collezione Lazzerini e le opere del CAP.
Da martedì 10 a venerdì 13 aprile (dalle ore 15.30 alle 18.00), “Natura artificiale, strumenti e standard”. Workshop con i Parasite 2.0 aperto agli studenti del Liceo Artistico e dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Sabato 14 aprile, ore 15.30 finissage della mostra Like marble-like, a cura di Arteco (Beatrice Zanelli) e visita guidata accompagnati dagli artisti Parasite 2.0.
Per info e prenotazioni: CAP Centro Arti Plastiche, Via Canal del Rio, Carrara.
Orari: dal martedì alla domenica 9.30-12.30 e 15.30-18.30.
Tutte le attività sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti. È richiesta la prenotazione inviando una mail a project.arteco@gmail.com specificando la data dell’attività.
Dal 2010 Arteco opera nel campo della valorizzazione del patrimonio storico-artistico, nella consapevolezza che costituisca un insieme organico di opere strettamente legato al territorio che lo ha prodotto e rappresenti un elemento portante della società civile, sostenendo le nuove generazioni di artisti e identificandoli come sostanza necessaria al rinnovamento della società. Arteco opera non solo nell’ambito dell’arte storicizzata, ma anche in quello del contemporaneo, studiando e valorizzando il patrimonio culturale a partire da interventi di catalogazione e digitalizzazione, creando una rete di collaborazione fra enti pubblici e privati, fondazioni e associazioni no profit, promuovendo la ricerca artistica contemporanea e generando un circuito di informazione rivolto a un pubblico specializzato e non. I principali strumenti con cui Arteco opera sono la curatela di eventi espositivi, l’organizzazione di incontri a carattere divulgativo quali seminari e conferenze, la mediazione del patrimonio culturale sul territorio, nelle scuole e nei musei, l’ideazione e l’implementazione di attività educative rivolte ai vari “pubblici”, la realizzazione di progetti che si costituiscano come facilitatori di accessibilità e protagonismo culturale.