Villa Fabbricotti: al via i lavori per l'allestimento del Museo dedicato a Michelangelo
Villa Fabbricotti: al via i lavori per l’allestimento degli spazi museali che ospiteranno l’esposizione permanente “Michelangelo e il marmo”
La Giunta comunale ha dato il via libera all’allestimento della Mostra - Museo permanente dedicata a Michelangelo, da parte dell’Associazione Culturale Metamorfosi di Roma, già aggiudicataria dell’appalto di fornitura nel 2012, in quanto gestore in esclusiva dei beni della collezione di Casa Buonarroti in merito sia all’organizzazione di mostre che alla riproduzione di immagini.
Il progetto che fa parte dell'intervento complessivo di recupero di Villa Fabbricotti, cofinanziato nell'ambito del PIUSS (Programma Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) con fondo “PAR FSC 2007/2013 -e ad esso ancora vincolato- è stato impugnato dagli Assessori ai Lavori Pubblici Andrea Raggi e alla Cultura Federica Forti già dai primi giorni di insediamento.
La Giunta ha, dunque, approvato la perizia di variante proposta dall’Associazione Culturale Metamorfosi senza aumento della spesa complessiva già prevista e vincolata, pari a € 586.149,00 per le forniture di materiali, opere e documenti per l’esposizione permanente.
Il primo progetto, curato dalla Professoressa Emanuela Ferretti (Università di Firenze), prevedeva un percorso virtuale improntato sulla didattica e pensato soprattutto per le scuole che raccontava con linearità cronologica la vita e le opere di Michelangelo.
L’attuale progetto, approvato e deliberato, è a cura della stessa Ferretti insieme al professor Davide Turrini (Università di Ferrara), entrambi incaricati dall’Associazione Culturale Metamorfosi e adatta al precedente indicazioni fornite dalla Amministrazione Comunale, senza che queste modifiche comportino un aggravio dei costi da parte delle casse comunali.
"A distanza di sei anni dalla stesura del primo programma museologico, è il commento della Professoressa Ferretti, con il collega Prof. Turrini, siamo molto lieti che il progetto per Carrara possa trovare concretizzazione. Nuovi studi e nuove esperienze espositive, ci hanno convinto dell’opportunità di aggiornare il progetto, con una revisione parziale della prima redazione e con l’apertura di una significativa finestra sul rapporto che la cultura artistica del Novecento ha instaurato con la lezione michelangiolesca".
“La Mostra Museo permanente dedicata a Michelangelo, spiega l’Assessore Federica Forti, racconta l’artista e il suo genio creativo che lo ha sempre visto approcciare alla produzione con un occhio esclusivo alla scultura, sia che si trattasse di pittura, scultura o architettura: lo dimostrano, tra l’altro, i nudi del Tondo Doni, le sue lettere e la letteratura che lo riguarda fin dalla disputa sulla scultura di Benedetto Varchi dove egli stesso dichiarava “io dico che la pittura mi pare più tenuta buona, quanto più va verso il rilievo, et il rilievo più tenuto cattivo, quanto più va verso la pittura”. Anche l’architettura, prosegue l’Assessore Forti, fu per Michelangelo occasione di pensare ad un unicum in cui struttura e ornamento sono tutt’uno. Il rapporto di Michelangelo con Carrara, patria della scultura e luogo che ospita questo nuovo Museo, ci è sembrato dovesse avere una maggiore rilevanza rispetto alle prime scelte e che fosse, inoltre, necessario mettere a disposizione documenti originali per raccontare il nostro territorio. Si è deciso, pertanto, di avvalersi della collaborazione della Provincia di Massa – Carrara, dell’Accademia di Belle Arti e dell’Archivio di Stato che hanno messo a disposizione documenti e opere in prestito temporaneo.
Un altro elemento distintivo del percorso espositivo è il rapporto di Michelangelo con il Novecento: tutta la storia dell’arte coeva e successiva al grande Artista, che ha vissuto quasi un secolo, ha riconosciuto la portata rivoluzionaria del suo contributo, ma abbiamo pensato che fosse di particolare attinenza ribadire quanto la lezione di Michelangelo sia ancora per l’arte contemporanea un riferimento prezioso e imprescindibile.
Carrara città del saper fare, questo è il nostro pensiero politico, con le sue botteghe, i laboratori, gli artisti e la tradizione legata al marmo deve continuamente ricordare al suo pubblico e ancor prima ai cittadini quanto l’elemento distintivo che la contraddistingue nel mondo sia l’eterogeneità di tutte quelle possibili e reali declinazioni che le parole scultura e marmo suscitano nell’imaginario collettivo.
A tal proposito si chiude la Mostra – Museo permanente con la Pietà di Jan Fabre, a ricordare quanto detto, ma anche l’importanza per Carrara di non dimenticare che aggiornamento tecnologico e utilizzo della tecnologia robotica, conclude l’Assessore Forti, non devono sostituire il primato della abilità manuale nel fare scultura. Come tanti altri grandi artisti contemporanei Fabre ha trovato a Carrara - non solo per realizzare la Pietà- due strumenti: la mano e il robot che non sono mai complementari, soprattutto per le sculture figurative. Perché è sull’insostituibilità della mano che si fonda il nostro futuro”.