DONAZIONE- La Biblioteca di Carrara ha ricevuto dalla famiglia Birolli un importante lascito librario che è stato presentato in occasione della conferenza "Zeno Birolli tra arte e poesia" dedicata al grande storico e critico dell'arte
L'architetto Andrea Mati, nella sua approfondita e appassionata relazione, ha ricostruito la personalità di Zeno Birolli e la sua importanza come critico d’arte, mentre l’Assessore alla Cultura Giovanna Bernadini ha inquadrato la sua figura tra le presenze intellettuali attive nella zona di confine tra Liguria e Toscana a partire dalla fine degli anni ‘40.
Monica Armanetti ha presentato il lavoro di catalogazione del Fondo Birolli svolto da Francesco Pegollo, composto da circa mille volumi, con testi che spaziano dalla letteratura alla storia dell’arte, alla filosofia, alle letterature straniere. Si tratta di una raccolta selezionata che rappresenta alcune delle espressioni più alte della cultura novecentesca.
E’ motivo di grande orgoglio per la Biblioteca, ha dichiarato l’Assessore Bernardini, aver ricevuto questo attestato di fiducia dalla vedova Birolli, la Signora Anna Pixit, anche lei importante e sensibile artista, la quale ha espresso la sua disponibilità ad organizzare altre attività affinché il lascito librario venga conosciuto e utilizzato per ulteriori ricerche.
L’intensa iniziativa si è conclusa con la lettura di alcune pagine, di raffinata sintesi critica e di rara perizia letteraria, dedicate da Zeno Birolli al suo caro amico artista Giuseppe Zigaina. Una singolare coincidenza ha voluto che una delle opere di questo artista, presente alla Biennale del ‘57, sia conservata proprio all’interno della Biblioteca “Lodovici”.
Storico e critico dell’arte, Zeno Birolli, autore di monografie e importanti mostre su artisti del Novecento italiano, fu professore di Storia dell’Arte all’Accademia di Brera. Nato nel 1939 a Milano, era figlio del pittore Renato Birolli, di cui scrisse anche una monografia con Roberto Sambonet. Poeta e scrittore, Zeno Birolli si dedicò con particolare cura allo studio del Futurismo, con gli scritti raccolti nel volume “Pittura e scultura futuriste”. Birolli è considerato uno dei maggiori specialisti dell’opera del pittore Umberto Boccioni, Dal 1967 al 1972 ha organizzato con Aldo Passoni le esposizioni di Osvaldo Licini, Gastone Novelli e Fausto Melotti alla Galleria civica d'Arte Moderna di Torino.