I concerti di Carrara Estate 2017 proseguono con Corey Harris & Mandolin Blues Trio.
Il concerto è in programma giovedì 3 agosto, in piazza Alberica, con inizio alle ore 21.30, come sempre con ingresso libero.
La rassegna musicale è promossa dall’Assessorato alle Politiche culturali e Turismo del Comune e organizzata da Gamp srl.
Il grande pubblico ha conosciuto Corey Harris per il suo ruolo protagonista nel film “Mississippi to Mali”, per la serie “The Blues” di Martin Scorsese, dove esplorava il Delta accompagnato da musicisti assai differenti tra loro come Sam Carr e Johnny Shines, Keb Mo’, Willie King e Taj Mahal. Guidato da Scorsese, Harris poi traversava l’oceano per cercare in Mali i legami tra il Blues e la musica Africana, prendendo ad esempio gl’insegnamenti del compianto Otha Turner. Vero Griot Americano, ad Harris si deve riconoscere la volontà di esplorare senza necessariamente analizzare scientificamente, senza voler ridurre il tutto a mero studio accademico. Ciò nonostante il suo è un Blues colto, che rimanda all’Africa, al Delta ma anche ai odori forti di New Orleans, in una miscela sapiente che solo un musicista illuminato può amalgamare. Nato a Denver, Colorado, Corey Harris fin da piccolissimo mostra una passione speciale per la musica, ma quando all’età di 12 anni sua madre gli regala una chitarra e lo introduce nel mondo blues di Lightnin’ Hopkins, il blues diviene la sua vera vocazione. Con il passare degli anni accresce il patrimonio musicale cantando nel coro della chiesa, imparando a suonare anche altri strumenti come la tromba e il basso tuba. Durante gli anni del liceo costituisce una rock band, per poi dopo il college andarsene in Cameroun dove viene a contatto con le radici della musica nera e il suo modo di suonare la chitarra si arricchisce della musica locale, soprattutto nell’impiegare tecniche quasi percussive e ritmiche di chiara origine indigena. Quando torna negli Stati Uniti si trasferisce nella campagna della Louisiana dove vive insegnando francese e inglese e diventando un musicista di strada. In pochi anni il suo nome è conosciuto nella zona e i suoi concerti in college, coffeehouses e clubs si fanno sempre più frequenti. Nel 1994, il produttore Larry Hoffman lo porta in studio per registrare uno degli album di blues tradizionale più belli mai realizzato negli ultimi 10 anni, Between Midnight and Day: la critica accoglie l’album con incredibile entusiasmo, addirittura evocando lo spirito di Robert Johnson, Lightnin’Hopkins e Howlin’ Wolf. Il successo è enorme e i tour in Usa e Europa si susseguono fino a portarlo per una serie di concerti anche in Giappone. Corey rievoca una formula musicale già testata in precedenza, che dagli States si sposta in area caraibica e fino all'Africa.