Prorogato al prossimo 30 aprile il divieto di consumare bevande alcoliche o qualsiasi bevanda in contenitori di vetro, dalle ore 16.00, in alcune zone di Marina di Carrara
Il Sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha firmato l’Ordinanza n. 80 che proroga a partire da venerdì 2 aprile e fino al prossimo 30 aprile il divieto di consumare bevande alcoliche, o qualsiasi bevanda in contenitori di vetro. Il provvedimento entra in vigore dalle ore 16.00 e riguarda alcune strade o piazze di Marina di Carrara, individuate nella Delibera n. 130 del 11 giugno 2020, così come indicato nella planimetria allegata all’Ordinanza: in particolare si tratta dell’area delimitata da Via Covetta - Via Pucciarelli - Viale Zaccagna - Viale delle Pinete fino al confine con Massa - Viale G. da Verrazzano - Viale Colombo - Via Rinchiosa - Largo Marinai d’Italia - Viale Vespucci compresa zona degli stabilimenti balneari - Via Fabbricotti fino al confine con Sarzana - Via Comano - Via Bassagrande - Via del Parmignola - Via Cà Marchetti – Via Pontremoli - Viale Galilei.
Il provvedimento è motivato dal fatto che il consumo e l’abuso di bevande alcoliche può portare al verificarsi di episodi che possono mettere in pericolo la sicurezza urbana e l’incolumità pubblica, oltre a compromettere il decoro e la pacifica convivenza tra le persone. Inoltre l’Amministrazione ha preso atto delle segnalazioni pervenute da cittadini ed esercenti della zona della “movida” di Marina di Carrara (individuabile nella zona che comprende Via Rinchiosa, Via Ingolstadt, Viale Colombo, Viale Vespucci, Via Genova, Via Venezia, Via Garibaldi, Piazzale Guardia Costiera e le aree adiacenti). Infine, anche a seguito del confronto con le Forze di Polizia, i comportamenti legati all’uso dell’alcool e dei contenitori di vetro nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, oltre a risultare, come detto, pericolosi per la sicurezza urbana e l’incolumità pubblica, in questo momento favoriscono situazioni che vanno a vanificare l’intento delle normative di prevenzione e contenimento della diffusione del Covid-19, con conseguenti effetti negativi sulla gestione dell’emergenza epidemiologica.
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