Un incontro pubblico per illustrare ai cittadini le prescrizioni contenute nella nuova ordinanza per l'area interessata dall'inquinamento della falda in zona SIN/SIR di Massa-Carrara.
Un incontro pubblico per illustrare ai cittadini le prescrizioni contenute nella nuova ordinanza per l’area interessata dall'inquinamento della falda in zona SIN/SIR di Massa-Carrara.
Come già annunciato dal Sindaco di Carrara Francesco De Pasquale, l’Amministrazione comunale ha deciso di organizzare un incontro pubblico per spiegare nel dettaglio i contenuti dell’ultima Ordinanza emanata riguardante l’area Sin/Sir, interessata dall’inquinamento della falda, Ordinanza che vieta esclusivamente l’utilizzo delle acque di pozzo o di falda. Con l’occasione sarà dato anche un aggiornamento sullo stato dei lavori relativi alla seconda fase delle indagini, attualmente in corso, e sugli step successivi.
Come è noto, nel corso dell’ultimo tavolo tecnico di monitoraggio dell’Accordo di Programma sulle aree Sin/Sir, i Comuni di Massa e di Carrara hanno manifestato la volontà di rivedere le ordinanze già vigenti sul territorio, a seguito dell’illustrazione organica dei risultati della prima fase di campionamento condotta da Sogesid, decisione condivisa dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest e dalla Regione Toscana.
L’incontro, rivolto soprattutto ai residenti o proprietari di terreni nell’area interessata dai divieti, ma aperto a tutti cittadini, si terrà martedì 25 giugno, alle ore 17.00, presso la Sala di Rappresentanza del Comune, in piazza 2 Giugno a Carrara. Oltre al Sindaco De Pasquale, saranno presenti il Dottor Stefano Mirri della Regione Toscana e le Dottoresse Vincenza Bianchimani e Gigliola Ciacchini, in rappresentanza rispettivamente dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest e di ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana). Nel corso dell’assemblea pubblica saranno illustrati puntualmente tutti i risultati dei vari campionamenti e saranno fornite tutte le informazioni necessarie.
Come è noto, le criticità non riguardano l’acqua che sgorga dai rubinetti allacciati all’acquedotto, il cui approvvigionamento non arriva da fonti contaminate: i campionamenti sull’acquedotto sono puntuali e costanti nel tempo e l’acqua che arriva da questo nelle case, nei negozi e negli edifici pubblici è sicura, su tutto il territorio comunale. L’Ordinanza, infatti, impone nel perimetro individuato il divieto di utilizzo delle acque di pozzo o di falda a scopo alimentare, compreso quello potabile, nonché igienico sanitario, agricolo e irriguo.