MOSTRA - "Cattedrali" è il titolo della mostra di Federica Ricotti, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Carrara, in programma dal 6 all'11 gennaio presso la Chiesa della Madonna delle Lacrime, in via Carriona a Carrara
Dieci sculture prendono vita in una performance dedicata ai temi della spiritualità seguendo le suggestioni di varie culture, tra luci, ombre e musica. La performance della durata di 15 minuti, viene ripetuta nel corso dell’orario di apertura della mostra per un massimo di 12 spettatori alla volta, con l’accompagnamento di brani di Mozart, Vivaldi e di musica araba Sufi.
Un‘esperienza artistica davvero particolare, intensa e mistica: Federica Ricotti sceglie un modo nuovo per proporre le sue opere, “obbligando” il pubblico ad alzare lo sguardo in un suggestivo viaggio nel senso del sacro. L’artista realizza le sue sculture in fibre naturali e carta, ispirandosi ad alcune iconografie rintracciabili nelle decorazioni fittili delle cattedrali gotiche e romaniche.
La mostra “Cattedrali” è visitabile il 6 gennaio dalle ore 21.30 alle 22.30, mentre dal 7 all'11 gennaio dalle ore 18.00 alle 19.30. L’ingresso è libero. L’orario è motivato dal fatto che la performance è da realizzarsi nella penombra.
Federica Elisabetta Ricotti è un’artista e scultrice italiana, esponente significativa della paper art. Inizia la sua ricerca artistica verso la fine degli anni Ottanta dopo gli studi di Communication Art alla Concordia University di Montreal in Canada e una specializzazione di Tecnico Pubblicitario all’Istituto Europeo del Design di Roma. Per anni svolge l’attività di creativo pubblicitario a Milano. Dall’82 all’84 crea e pubblica per il “Corriere dei Piccoli” la serie a fumetti Lupaski. Nel 2000 progetta e poi realizza il suo studio con un singolare Giardino esoterico ad Arraial d’Ajuda in Brasile: l’anno successivo intraprende un viaggio in India per una ricerca sui bassorilievi dell’arte Indiana, partecipando a workshop di scultura religiosa in pietra a Kanyakumari. Artista riconosciuta della Paper art, è tra i pochi che utilizzano la “polpa di carta” per realizzare sculture d’impronta classica, in cui la luce è parte integrante dell’opera, fin dalla lavorazione. Presenta le sue sculture in performances e installazioni principalmente in Italia, Svizzera, Brasile. Nel 2005 vince il premio speciale “Extérieur” e nel 2011 il Primo Premio alla Triennale Internationale du Papier del Museo Svizzero di Val de Charmey. Ha un suo atélier a Carrara ed ha già realizzato con il Comune di Carrara e l’Accademia altre attività espositive.