CONCERTI - Prosegue la rassegna musicale in piazza XXVII Aprile con due appuntamenti in programma il 16 e il 17 luglio
Mercoledì 16 Luglio, in programma il concerto di Peppe Voltarelli Trio, in collaborazione con Arci Massa – Carrara, Contatto Radio, Archivi della Resistenza - Verso il decennale del Festival "Fino al cuore della rivolta".
Calabrese di nascita e bolognese d’adozione, Peppe Voltarelli presenta il suo ultimo lavoro “Lamentarsi come ipotesi”. Artista poliedrico e versatile, con incursioni nel cinema, nel teatro e soprattutto nel mondo della scrittura, Voltarelli ha vinto nel 2010 la Targa Tenco per il Miglior Album in Dialetto con il suo lavoro “L’ultima notte è Mala Strana”. Dopo aver girato tutta la penisola con “Il Viaggio, i Padri, l’Appartenenza”, spettacolo dedicato alla canzone italiana e ai suoi grandi interpreti, Voltarelli torna con un album di brani inediti, un disco di grande qualità nel quale il cantautore calabrese sa miscelare sapientemente il colto e il popolare, il sarcasmo e il lirismo, fino al divertissement mai fine a se stesso. Voltarelli sarà accompagnato sul palco da due grandi musicisti, per un concerto dedicato a tutti gli amanti della musica d’autore di qualità.
Il concerto di Peppe Voltarelli sarà aperto da Movimento Unico Sud, con un omaggio al Sud, alla musica e alla danza mai perdute. Il Movimento Unico Sud nasce da passioni per la danza, la musica, l’amore, la libertà. Il progetto è stato pensato, creato e realizzato da Marina Macrì Carbone (voce, tamburi a cornice, lira calabrese) e Gian Maria Sìmon (voce, fisarmonica, chitarra, chitarra battente, organetto diatonico, bouzouki, tamburi a cornice) che da anni ricercano, inseguono e rincorrono il Sud Italia e la sua musica. Il percorso si snoda attraverso le differenti tipologie etno-musicali presenti nel sud Italia, con la sua varietà di ritmi e di dialetti; i canti rituali, i canti di lavoro e di lotta, le serenate, il ballo della dimenticanza, il tutto rivisto e rivissuto, scomposto e ricomposto nell’abbaglio di luce del Mediterraneo.
Giovedì 17 luglio, sempre in collaborazione con Arci Massa – Carrara e Contatto Radio, il palco di piazza XXVII Aprile ospita il Mama Africa Meeting: l’ensemble Dinamitri Jazz Folklore presenta il progetto “La società delle Maschere”. Il Dinamitri Jazz Folklore, composto dal leader Dimitri Grechi Espinoza (alto sax), Emanuele Parrini (violino), Beppe Scardino (sax baritono), Paolo “Pee Wee” Durante (hammond, tastiere, live electronics), Gabrio Baldacci (chitarra elettrica), Andrea Melani (batteria), Simone Padovani (percussioni), Piero Gesuè (voce) è una delle realtà più originali del jazz italiano. Attivo da più di dieci anni con live e progetti dall'alto profilo artistico e culturale, ha prodotto una musica in cui lo stile jazzistico di matrice marcatamente africana ha dialogato in maniera sublime con forme e linguaggi innovativi: Folklore in Black (2003) con il clarinettista Tony Scott, Congo Evidence (2006) con il poeta Sadiq Bey, e Akendengue Suite (2009) con Amiri Baraka, ne sono gli esempi migliori, ottenendo tra gli altri riconoscimenti il secondo posto della Classifica Top Jazz 2013 per la rivista Musica Jazz. “La società delle Maschere” è l’ultimo progetto discografico del settetto toscano, un lavoro che rappresenta l'apice del loro percorso artistico. Forte dello straordinario viaggio in Mali, dove hanno suonato al Festival au Désert di Timbuktu, e grazie alle suggestive maschere costruite per ogni musicista dall'artigiano Federico Biancalani, il Dinamitri Jazz Folklore, mette in scena un rituale sonoro e gestuale che accompagna fino alle profondità della cultura africana, in uno scambio aperto e continuo con forme musicali e artistiche contemporanee.
Il concerto sarà aperto dall’esibizione di Sekou Dembele. Nato in Burkina Faso, Sekou entra nel mondo dell’arte fin da piccolo e partecipa a tournée nazionali ed internazionali al fianco di meritevoli artisti. Nel 2005 esordisce in Europa al Festival “Incontro Internazionale di Giovani Musicisti” a Grenoble (Francia) di cui poi è diventato negli anni ospite fisso. Nel 2008 si stabilisce in Italia dove fonda poi l’ Associazione Kumakan, divulgando la cultura tradizionale dell’Africa Occidentale organizzando corsi, stage di percussione e danza. Nel 2013 crea la Band Afro Kumakan, dando vita ad una fusione tra canti Griot e melodie tradizionali Africane con contaminazioni musicali Occidentali ed Indiane.
Inizio spettacoli ore 21.30, con ingresso libero.
In caso di pioggia gli spettacoli all’aperto si svolgeranno alla Nuova Sala Garibaldi.