Il Comune di Carrara celebra la Festa della Toscana
Lunedì 3 dicembre, alle ore 9.30, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti, è stato convocato il Consiglio comunale, in adunanza straordinaria aperta e in forma solenne per celebrare la Festa della Toscana.
“Dai Medici ai Lorena: il Granducato di Toscana, faro di civiltà per l’Europa” è il tema proposto quest’anno dalla Regione Toscana.
Questa ricorrenza è stata istituita con una legge regionale per ricordare l'abolizione della pena di morte della tortura e di tutte le pene corporali, sancita in Toscana il 30 novembre 1786, per la prima volta al mondo, ad opera del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo.
Dopo i saluti del Sindaco di Carrara Francesco De Pasquale, il Consiglio proseguirà con l’intervento, in video- collegamento, del Vicepresidente del Parlamento Europeo, onorevole Fabio Massimo Castaldo, responsabile dei diritti umani. Di seguito la professoressa Simona Merlo, docente di storia contemporanea all’Università degli Studi di Roma Tre e membro del coordinamento per la lotta contro la pena di morte della Comunità di Sant'Egidio, relazionerà sullo stato di questa battaglia di civiltà nel mondo. I lavori saranno introdotti e moderati dal Presidente del Consiglio Comunale Michele Palma.
“Considerata la ricorrenza e il tema specifico scelto per l’edizione 2018 della Festa della Toscana volto a sottolineare la caratura europea della Toscana, nel campo dei diritti umani” spiega il Presidente del Consiglio Comunale Palma “abbiamo pensato di coinvolgere dei relatori che potessero dare un respiro internazionale all’argomento. Dato che l’Accademia di Belle Arti di Carrara è composta da studenti che provengono da diverse parti del mondo e poiché è nostra intenzione coinvolgere il più possibile i giovani quando si affrontano questi temi, spostare in via eccezionale il Consiglio comunale in questa prestigiosa sede è stata una scelta naturale. Ringraziamo, quindi, conclude il Presidente Palma, l’Accademia di Belle Arti e il direttore Luciano Massari per la collaborazione e l’ospitalità”.