Il 71° Anniversario della Prima Liberazione di Carrara e dell’Eccidio di Avenza, è stato ricordato con una cerimonia organizzata dal Comune di Carrara, con il patrocinio della Provincia di Massa – Carrara e con la collaborazione delle Associazioni Partigiane, d’Arma, Civili e Combattentistiche.
Deposte le corone al monumento dedicato ai Partigiani e al cippo in ricordo delle vittime dell’eccidio, la cerimonia è proseguita presso l’oratorio di San Pietro, con gli interventi di Marta Castagna, Dirigente dell’Istituto comprensivo di Avenza “Gino Menconi”, la quale ha parlato del ruolo della memoria e dell’Assessore Giovanna Bernardini, che ha ribadito la dimensione culturale e civile della Resistenza e l’importanza per i giovani di recuperare il valore dell’impegno nella società, unito all’entusiasmo e alla curiosità di sapere.
Gli studenti hanno, quindi, presentato elaborati sul tema della giornata sotto la guida dei docenti: poesie, riflessioni, testimonianze, raccolte anche grazie ai racconti dei nonni, per non dimenticare il sacrificio di quanti hanno perso la vita per assicurare a noi un futuro di pace e di democrazia.
Questi i nomi dei ragazzi impegnati nel progetto: per la scuola elementare Da Vinci, Chiara Mosti e Orrico Vida della terza E, Giulia Giampietro della terza F; per la Scuola media Finelli, Sofia Meucci, Mattias Santucci, Matilde Di Dio Masa, Giorgio Valli della quinta A, Lorenzo Sasso, Rachele Palagi, Francesco Bruno, Lorenzo Baracchini della quinta B.
“Ricordare significa portare sempre il ricordo vivo nel nostro cuore e noi dobbiamo ricordare”: così la studentessa Giorgia Massa, nel portare non solo il saluto dell’Istituto superiore Galilei, ma simbolicamente quello di tutti gli altri Istituti del territorio comunale. “Non possiamo dimenticare il sacrificio dei martiri della Resistenza, perché è da questi valori che deve ripartire il nostro futuro. Questi valori ci indicano la strada giusta da seguire che è e sarà sempre quella della lotta contro l’ingiustizia, la corruzione, la violenza, la povertà. Non smettiamo mai di schierarci dalla parte degli ultimi, dei deboli, dei vinti. La società moderna, ha concluso Giorgia Massa, non dà spazio alle loro voci, queste persone sanno solo sussurrare e noi dobbiamo sussurrare con loro per avere la forza del vento e far vincere sempre la giustizia e la libertà”.
La prima Liberazione di Carrara avvenne tra l’8 e il 13 novembre 1944: i Partigiani, scesi dalle zone a monte, si insediarono a Carrara, instaurando la costituzione di una zona franca. Il 10 novembre venne compiuta dai tedeschi la strage di Avenza, dove persero la vita undici persone, che vennero rastrellate e fucilate sul ponte. L’allora Parroco di Avenza Don Frediano Moni con coraggio chiese ai tedeschi il recupero dei cadaveri per darne degna sepoltura.
