La mostra fotografica di Primož Bizjak "Alpi Apuane" in corso al CAP Centro Arti Plastiche è stata prorogata fino al prossimo 18 novembre.
La mostra fotografica di Primož Bizjak “Alpi Apuane” in corso al CAP Centro Arti Plastiche è stata prorogata fino al prossimo 18 novembre. Nell’ambito dell’iniziativa espositiva proseguono gli incontri a cura del Presidente della Commissione Cultura del Comune Cesare Bassani.
La personale dell’artista Primož Bizjak è organizzata dal Comune di Carrara, in collaborazione con la Galerija Gregor Podnar di Berlino. Le sale del museo ospitano sette foto di grande formato eseguite tra il 2014 e il 2017. L’opera di Bizjak, realizzata con tempi di posa prolungati e con l’uso della tecnica fotografica analogica, è il frutto di una lunga esplorazione attraverso le Apuane alla scoperta di cave nascoste, alcune abbandonate, che vengono svelate agli occhi dello spettatore catturandone, gradualmente, l’attenzione. Il grande formato delle foto, fino a 3 metri di base, invita il fruitore a instaurare un rapporto meditativo con l’immagine, immergendosi e concentrandosi su dettagli quasi invisibili agli occhi. La mostra è stata prorogata fino al 18 novembre: il CAP è aperto da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 15.00 alle 17.30.
Venerdì 2 novembre, con inizio alle ore 16.30, in programma un altro appuntamento nell’ambito degli incontri a cura del Presidente della Commissione Cultura del Comune Cesare Bassani. Francesco Stragapede, geologo referente SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale) per la Toscana, l’archeologo Massinissa Ramacciotti e la geologa Mara Dell’Aringa, dell’Associazione culturale PerlAmbiente di Lucca, interverranno sul tema “Le Cave delle Alpi Apuane: storia e memorie delle tecniche di estrazione e trasporto del marmo”, raccontando le tecniche di estrazione del marmo e il suo trasporto, tra passato e presente.
Il recupero storico del patrimonio locale e la valorizzazione del costruito, come elemento fondante della cultura e tradizione della città, verrà proiettato dall'archeologo Massinissa Ramacciotti attraverso le testimonianze materiali del Museo del Marmo, che richiamano quel patrimonio immateriale spesso celato dietro alcuni “pezzi” di marmo. L‘evoluzione delle tecniche estrattive saranno ripercorse nei tratti essenziali dal geologo Francesco Stragapede, evidenziando quel difficile ed eroico rapporto tra uomo e natura. La geologa Mara Dell’Aringa descriverà l’attività della lizzatura con i suoi pericoli, i tentativi per rendere più sicuro il trasporto e la storia della ferrovia “Marmifera“ di Carrara. Per l’occasione l’ingresso alla mostra è gratuito.