Riaprire le cave dimesse per ospitare eventi turistici e culturali: primo sopralluogo del Sindaco di Carrara e degli Assessori all’Ambiente e all’Urbanistica.
Un progetto quello legato al recupero delle cave dismesse per un loro nuovo utilizzo da un punto di vista ludico, culturale e turistico centrale nel programma della Giunta, che non ha perso tempo e con l’inizio del nuovo anno ha voluto rendersi conto di persona della possibilità di una concreta realizzazione di questa iniziativa.
Accompagnato dagli Assessori all’Ambiente e all’Urbanistica e da alcuni dipendenti dei Settori Marmo, Ambiente e Urbanistica del Comune, il primo cittadino ha effettuato un sopralluogo presso la cava n.1 "Canal d'Abbia" situata nel bacino di Pescina-Boccanaglia, interamente inserita nel parco e dismessa, ad un’altitudine di circa 920-930 m e presso la cava n. 2 "Boccanaglia A", ancora in attività.
Con questo primo sopralluogo in queste aree naturali, che fanno emergere in modo prorompente la loro vocazione turistica e culturale, l’Amministrazione comunale ha voluto dare il via al percorso che porterà ad un nuovo utilizzo dei bacini dismessi al fine di esaltarne le potenzialità da un punto di vista paesaggistico, turistico e ricreativo.
Si tratta di un progetto ambizioso che è entrato in una fase operativa, ma che prevede tempi lunghi per la sua realizzazione dato che le difficoltà non sono certo poche.
Il bacino di Campocecina sembra il più idoneo a questa vocazione caratterizzata dalla possibilità di un utilizzo finalizzato ad ospitare iniziative turistiche e culturali: oltre a comprendere cave che sembrano teatri naturali con panorami unici al mondo, la zona di Campocecina si trova al di fuori del complesso estrattivo, quindi, presenta minori problemi, come ad esempio quelli legati alla viabilità nell’ottica di una futura implementazione della fruizione turistica.